venerdì 18 settembre 2015

Ottavio




             Il 17 giugno di quest'anno Ottavio ci ha lasciati. Era uno dei miei cugini preferiti,

     il  cugino dal carattere tradizionale, pieno di premure verso tutti e tutti gli volevano bene.

              La sua simpatia sprizzava da tutti i pori, sempre affabile e accogliente, doveroso,

      premuroso, un vero Cavaliere.

              La crudele Morte se lo portò con largo anticipo , per una banale malattia, forse

       all'inzio un po trascurata, perchè lui si sentiva forte e coraggioso, senza paura e non

        dava importanza ad un raffreddore e qualcosa di simile.

               Pochi giorni prima l'ho sentito per telefono, io ero sicura che l'avrei incontrato a

         luglio a Palizzi, per la festa di Sant'Anna, ma lui con voce rotta mi rispose.....Se campo.

                Subito dopo, così come mi hanno raccontato, scoppiò in un pianto dirotto, perchè

          lui sapeva, quello che io non immaginavo, che cioè  pochi giorni dopo se ne sarebbe andato

          per sempre.

                Sono sicura che i paesani di Palizzi, quest'anno hanno sentito la sua mancanza,

          la mancanza di Ottavio Mastratisi, gioviale e sincero con tutti , felice di bere un

           buon bicchiere di vino rosso, del migliore di Palizzi.

                 Tutti gli anni, da quando era andato a Firenze, Sesto Fiorentino prima e Calenzano

           dopo, lui alla festa di Sant'Anna, il 26 luglio, non è mai mancato. Non si è mai

            dimenticato del suo piccolo paese, sotto la rocca bianca, nè gli amici si erano
            
             dimenticati di lui.

                   Ricordo ancora gli anni 60, quando andavo a trovare gli zii, Micuzza e Antonuzzo,

             e i cari cugini,  Giuseppina, Maria, Ottavio e Tita con la sua famiglia.

                   Noi ragazze, passeggiavamo tra le bancarelle della piazza, ridendo e scherzando,

              lui Ottavio, ci controllava da lontano, come si usava una volta, che i fratelli

              vegliavano sulle sorelle e su chi avesse avuto il coraggio di avvicinarle.

                    Caro Ottavio, eri più giovane di me, perciò sento ancora di più l'ingiustizia

              della crudele morte che ti ha portato via. Ma il tuo ricordo resterà per sempre

               vivo nella mia mente e nel mio cuore, almeno finchè vivrò.


                                                  cugina Tita Larizza.

1 commento:

  1. Mi sono commossa.
    Ciao Terry non so come mai sono tornata dalle parti del blog, così ho potuto leggere questo bel ricordo di Ottavio.

    RispondiElimina