venerdì 13 gennaio 2017


                                A Fabio.

          Fabio, nipote caro

          che sei nato il primo aprile,

          sei stato coraggioso

          affrontando la tua fine.

                 Il destino con te è stato duro,

                 la giovinezza ti è volata via;

                 al tuo fianco Roberta è stata un faro,

                 sempre al tuo fianco nella malattia.

           Dura soltanto un attimo la vita

           e dura è stata la lunga battaglia

           sanguina il cuore e una grande ferita

           resta ai tuoi figli, alla moglie, alla mamma.

                                                                           Teresa.


venerdì 2 ottobre 2015

 
                                 Cugina Teresa Mostratisi


Mi spiace dover parlare sempre di cose tristi, ma anche Teresa, la cugina Teresa se ne andata.

Non posso tacere, le volevo molto bene ed anche se aveva raggiunta una bella età, ciò

non toglie il dispiacere di non vederla più.

Mi consola il fatto che ho potuto vederla ancora in perfette condizioni  intellettive : lei immaginava

che era l'ultima volta che mi salutava ed anch'io, perciò è stato un addio doloroso.

Tre mesi prima era morto Ottavio, suo fratello, anche questa dipartita è stata dolorosa,

anche se a lui non ho potuto dare un addio, se non per telefono.

La natura dell'uomo è questa.

Ieri 1° ottobre sono andata a sentire la messa in suo suffraggio.

Ho potuto abbracciare  Ada e Melo, suoi figli e gli altri parenti.

Teresa, resterai sempre nel mio cuore e nel mio pensiero. Mi ricorderò sempre di te.

                                      cugina Tita  Larizza.

venerdì 18 settembre 2015

Ottavio




             Il 17 giugno di quest'anno Ottavio ci ha lasciati. Era uno dei miei cugini preferiti,

     il  cugino dal carattere tradizionale, pieno di premure verso tutti e tutti gli volevano bene.

              La sua simpatia sprizzava da tutti i pori, sempre affabile e accogliente, doveroso,

      premuroso, un vero Cavaliere.

              La crudele Morte se lo portò con largo anticipo , per una banale malattia, forse

       all'inzio un po trascurata, perchè lui si sentiva forte e coraggioso, senza paura e non

        dava importanza ad un raffreddore e qualcosa di simile.

               Pochi giorni prima l'ho sentito per telefono, io ero sicura che l'avrei incontrato a

         luglio a Palizzi, per la festa di Sant'Anna, ma lui con voce rotta mi rispose.....Se campo.

                Subito dopo, così come mi hanno raccontato, scoppiò in un pianto dirotto, perchè

          lui sapeva, quello che io non immaginavo, che cioè  pochi giorni dopo se ne sarebbe andato

          per sempre.

                Sono sicura che i paesani di Palizzi, quest'anno hanno sentito la sua mancanza,

          la mancanza di Ottavio Mastratisi, gioviale e sincero con tutti , felice di bere un

           buon bicchiere di vino rosso, del migliore di Palizzi.

                 Tutti gli anni, da quando era andato a Firenze, Sesto Fiorentino prima e Calenzano

           dopo, lui alla festa di Sant'Anna, il 26 luglio, non è mai mancato. Non si è mai

            dimenticato del suo piccolo paese, sotto la rocca bianca, nè gli amici si erano
            
             dimenticati di lui.

                   Ricordo ancora gli anni 60, quando andavo a trovare gli zii, Micuzza e Antonuzzo,

             e i cari cugini,  Giuseppina, Maria, Ottavio e Tita con la sua famiglia.

                   Noi ragazze, passeggiavamo tra le bancarelle della piazza, ridendo e scherzando,

              lui Ottavio, ci controllava da lontano, come si usava una volta, che i fratelli

              vegliavano sulle sorelle e su chi avesse avuto il coraggio di avvicinarle.

                    Caro Ottavio, eri più giovane di me, perciò sento ancora di più l'ingiustizia

              della crudele morte che ti ha portato via. Ma il tuo ricordo resterà per sempre

               vivo nella mia mente e nel mio cuore, almeno finchè vivrò.


                                                  cugina Tita Larizza.

Ottavio.

domenica 19 aprile 2015

ADDIO A LALLA.

      

                    Una forte emozione mi ha afferrata,
                 mi ha sopraffatto la malinconia
                     da quando ieri, Dino mi ha informata
                  che tu, Lalla te ne sei andata via.

                      Il destino con te è stato duro
                   la giovinezza ti è volata via,
                       Dino della tua vita è stato il faro,
                    sempre al tuo fianco nella malattia.

                        Dura soltanto un attimo la vita
                     e dura è stata la lunga battaglia,
                         sanguina adesso una grande ferita:
                      addio per sempre, coraggiosa Lalla.


          Firenze 1.3.2015.
 
La seconda parte del racconto, il finale scritto da me, si trova tra i post più vecchi, per chi volesse
leggere il seguito.