domenica 10 febbraio 2013

Siamo tutti soggettisti.

Su una rivista che leggevo ai tempi è stato pubblicato un concorso: "Siamo tutti soggettisti."
Due sceneggiatori: Pasquale Festa Campanile  e Massimo Franciosa iniziano la trama di un soggetto,
i concorrenti dovranno dare un credibile finale.
La rivista si chiamava "NOI DONNE" (ora non esiste più), e la trama dei due sceneggiatori , col titolo " Antonia e l'Amore " inizia così:

In un paese del Sud, vive Antonia, una donna fiera, appassionata e tenace, con i suoi sette figli.
Il marito, Nicola - un uomo aitante e allegro,  un dongiovanni amato da tutte le donne del paese -
è emigrato da sei anni in Australia.
Antonia, pur non avendo dimenticato i suoi difetti, lo ama e lo desidera sempre: sarebbe felice se tornasse.
Uno dei figli di Antonia, Peppino, si innamora di  Adria, una ragazza giovane e testarda.
Antonia dapprima è contraria al matrimonio, perchè Adria è poverissima e aggiungerebbe miseria
alla miseria di Peppino, ma poi, dinanzi alla passione dei due giovani e per  dimostrare a tutto il paese
che è lei che decide ( e non i genitori di Adria , anch'essi contrari alle nozze), cambia parere a
acconsente  a che Adria e Peppino si sposino.
I due vivono felici per qualche settimana: poi Peppino che ha trovato lavoro nella costruzione della
nuova strada, viene travolto e ucciso da una escavatrice.
Antonia, Adria e la famiglia piombano nel dolore più atroce.
Ma ecco la sorpresa: un giorno arriva la notizia che Adria ha diritto a riscuotere l' assicurazione
per l'infortunio di Peppino: un milione, forse due. La notizia scatena una ridda di contrastanti
interessi. I genitori vorrebbero riportarsi Adria ormai ricca , a casa.
Ma Antonia è di diverso parere: l'assicurazione è per la morte di suo figlio e deve rimanere a casa sua.
Antonia aspira tanto più a quel denaro, in quanto ha saputo che Nicola è malato, è stato anche  in
galera, e vorrebbe tornare in Italia, se avesse i mezzi. Per Antonia quindi, quel denaro significa il marito. Per imposessarsene , ella pensa, c'è un solo mezzo sicuro: far sposare Adria ad un altro dei
suoi figli. Michele, già fidanzato, non vuol saperne.
Carmelo che è in seminario, rifiuta la proposta della madre di tornare al paese. Non rimane che
Nino: un ragazzo più giovane di Adria. Antonia sparge  in paese la voce che i due si sposeranno,
li lascia soli ogni volta che può, spinge Nino  a sorvegliare  senza tregua la ragazza e a recitare
dinanzi a tutti la parte del protettore. Nino si immedesima nella parte, segue la cognata
giorno e notte, le fa continue scene di gelosia. La gente del paese non approva  i progetti di
Antonia, ma condannerebbe Adria se ella si ribellasse con un colpo di testa , violando le regole
del paese. Adria è disperata: teme la condanna del paese e, d'altra parte, non sa come sfuggire alla
stretta sorveglianza cui Antonia e Nino la sottopongono. Il tempo stringe: Antonia sembra aver vinto
la sua battaglia.



Vuoi trovare anche tu un finale?

13 commenti:

  1. ciao Teresa, ottima idea di rilanciare la sfida.
    Io però, lo confesso, sono influenzata da ciò che so essere successo al tempo. Non so se sarei in grado di trovare un finale che non assomigli al tuo.
    Però, forse ci provo...

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  2. Capisco i tempi però sono cambiati e poi chi sfido? Oltre ai parenti
    ho solo Nucci Massimo tra i miei lettori, spero che voglia cimentersi almeno lui, che oltre ai suoi racconti vissuti e avvincenti, ha anche tanta fantasia. Eh, Massimo Paolo?
    Se poi conosci qualcuno a cui piacciono le sfide oltre ad avere
    fantasia e sapere scrivere, faglielo sapere. Ciao.

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  3. Adria paga il viaggio di ritorno di Nicola,
    in fondo qualcosa deve alla famiglia che in povertà l'ha ospitata
    poi se ne va a casa sua a fare la sua vita.

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  4. Grazie Nucci, sono contenta che stai bene; fra un po di tempo pubblicherò il finale da me ideato, col quale ho vinto il primo premio : essere ospitata a Venezia durante il Festival del Cinema e
    festeggiata in diversi momenti in presenza di personaggi del cinema famosi, tali
    Vittorio De Sica , Alberto Sordi, Dino De Laurentis, Marisa Merlini
    Anna Magnani, Toshiro Mifune ecc.
    Il tuo finale è umanissimo,anche se stringato ricorda il buon cuore dei meridionali. Ancora grazie Paolo. Posso chiamarti così?

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  5. E' stringato perchè non avevo capito che avrei dovuto scrivere di più.
    Certo, puoi chiamarmi come ti pare, bastache mi chiami.

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  6. Oh, mica ho capito se hai commentato o no!
    Ciao.

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  7. TERESAAAA, ci vai a vedere l'ultimo racconto?
    Me lo commenti questo? Dai facciamo pace!
    Non scriverò più cose così, te lo giuro.

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  8. Antonia e Adria si dividono il premio dell'assicurazione metà per ciascuna ma Adria acconsente solo se Nino la smette d'infastidirla. Lei si trasferisce allora in un'altra città.
    E' un finale sciocco ma non sarei mai riuscito a fare meglio.
    Ciao,
    aldo.

    ps. letto fb e, cercando cercando ho trovato Teresa.

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  9. Caro Monticiano grazie di aver risposto e di leggerti sul mio blog per la prima volta. Appena imparerò a scrivere di seguito il mio finale, lo farò , ma per adesso non so scrivere di seguito e non voglio scrivere la fine per leggere dopo l'inizio. Spero di farcela al più presto .Intanto una forte strettabdi mano. Teresa.

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  10. Caro Nucci ho letto il tuo ultimo racconto:Briganti, e mi è piaciuto
    moltissimo, anzi mi hai commossa. Anche se non tutto mi piace, c'è
    tanti racconti che ammiro perchè belli e scritti bene. Ciao.




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  11. Caro Aldo ho letto la bellissima lettera che hai scritto ad un'amica, ha fatto bene anche a me. Non son potuta entrare nei toui
    commenti' per cui ti scrivo qui tutta la mia simpatia per le parole
    che hai saputo dire su quello che è vita! l'ho letta come se fosse stata indirizzata a me e ho riflettuto per quanto mi riguarda. Ciao.

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  12. Preferisco leggere il tuo di finale.
    Adesso vado al piano superiore a leggere il finale fresco fresco.
    Un caro saluto,
    aldo.

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