Tra i capelvenere e il verde muschio scuro,
correva l'acqua nel piccolo canale,
accanto al fico, al bergamotto, al pruno
e al melograno coi suoi rossi fiori.
A piedi nudi nell'acqua gelata
attente alla gonnella che si bagna,
di corsa, poi salir per la vallata:
l'estate mia era quella, alla campagna.
Mi eri compagna tu, gli stessi anni,
la stessa voglia, tanta, di giocare,
correre divertirsi e litigare,
tra gli oleandri rosa a San pasquale.
A volte poi il grammofono suonava
"fontana muta, c'è una chiesetta amor, la paloma":
a quella melodia noi si ballava,
musica dolce che ricordo ancora.
C'eran mattine che all'alba ci si alzava
per raccogliere i capperi spinosi,
l'odor di nepetella ci inebriava,
su per i campi e le valli odorose.
C'erano i nonni allora e tanti zii
tenero il cuore e dura la parola:
la nostra fanciullezza c'era allora
e la felicità fatta di poco
ma il nostro grande affetto dura ancora.
Dolci e teneri ricordi di un'infanzia comunque felice nella sua semplicità.
RispondiEliminaOgni verso mi riporta un ricordo vivo e quasi fotografico.Vi seguivo a ruota,per l'età diversa,e quasi avevo invidia per come eravate sempre insieme e d'accordo.E lo siete ancora e questo è molto bello.
Un abbraccio,Teresa e spero a presto.
Un affetto che attraversa tutta la vita. Bello Teresa.
RispondiEliminaChe resta immutato nel tempo. E' raro.
" i campi e le valli odorose".
Hai sempre la capacità di farmi emozionare.
Ti abbraccio forte.
Care amiche, Chicchina e Mariella, è proprio così, un affetto duraturo nel tempo. Adesso che anche Cristina è a Bova ci vediamo tutti i giorni. La vado a prendere in macchina e andiamo di quà e di là. Tu Rina, avevi 4 anni di meno e perciò eri piccola per noi che ci sentivamo grandi: quando ballavamo davanti allo spazio di casa tua, con tuo padre, che precorrendo molti tempi aveva comprato il grammofono e tanti bei dischi. Che bei ricordi. Un abbraccio a te e anche a te Mariella.Sicuramente un giorno vorrò incontrarti e ne sarò felice.
RispondiEliminaLa conosco questa bella poesia, con i suoi versi cristallini, limpidi ed evocatori di un mondo primordiale e incantato... A presto!
RispondiEliminaLa felicità fatta di poco.
RispondiEliminaUn poco che non era.. a quella età si è ricche e non si sa.
La ricchezza di una vita ancora tutta da vivere, godere e sognarla.
Bello anche trovare tra i ricordi di questi versi l'amica Rina.
Avere nella vita dei punti fermi ci da sicurezza e quando questi punti, ci accompagnano per tutto l'arco della nostra vita l'arricchiscono ancor di più.
L'amicizia è un meraviglioso dono, dono che tenere caro.
A quanto ho letto nei commenti voi due questo dono ve lo tenete caramente e fate bene.
In esso c'è racchiusa la vostra fanciullezza e tutta una vita vissuta in'amicizia
Un abbraccio a Terry e alla cugina Cristina.
Che ci confermano che l'amicizia esiste!
Dopo 8 giorni posso usare il p.c., che per un errore era fermo.
RispondiEliminaChe dire, Rosy, sembra che intuisci questi sentimenti, che in realtà hai forse sperimentato anche tu. Si, Rina,(checchina) è mia
prima cugina, un pò piu piccola di me e sua sorella Cristina, con la quale ho giocato di più e ci legano più ricordi,ma l'affetto è sempre grande e ci unisce a dispetto degli anni passati.
Un abbraccio anche a te.
Cara Nina, un caro abbraccio ,visto che è un po che non ci sentiamo, ieri siamo andati a Bova S. e abbiamo fatto una bella gita; è venuta con noi una famigliola di Bielorussi, molto simpatica, penso che le sorelle te ne hanno parlato. Un bacione , a presto.
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